Centomila Euro per le scuole chieresi

CHIERI (TO), 8 marzo 2019 – Un finanziamento per rendere i sistemi di educazione ed istruzione più accessibili. Sono esattamente 105.170,63 gli Euro stanziati a favore della Città di Chieri dalla Regione Piemonte in attuazione della Legge 107 o Buona Scuola, entrata ufficialmente in vigore nel maggio 2017 e fortemente voluta dal Partito Democratico. «Un’ottima occasione rendere ancora più accessibile il sistema educativo chierese ed investire sulla formazione delle nuove generazioni» commenta la Vicesindaco Manuela Olia.

I 105 mila euro incamerati verranno equamente ridistribuiti per ridurre le tariffe degli asili nidi, ampliarne gli orari e i posti disponibili, ma anche potenziare l’erogazione di servizi integrativi quali Estate Bimbi, Soggiorno Marino Adolescenti, Slow Time e il Borgo dei Bimbi (nella foto). Un terzo del contributo statale verrà destinato agli asili nido “Cucciolo” e “Colibrì” per coprire i costi del personale e le spese di gestione, oltre che per permettere ad un maggior numero di bambini di accedervi. Un altro terzo del budget è dedicato a sostenere la continuità e l’ampliamento dell’orario e del tempo della scuola dell’infanzia.

Questo intervento economico verrà inoltre integrato con un altro contributo che verrà stanziato il prossimo anno dalla Regione Piemonte. «Stiamo prendendo in considerazione l’ipotesi di attivare un “pre-inserimento” nel mese di settembre, riservato ai bambini di 4-5 anni e a titolarità statale» svela la Vicesindaco. I contributi restanti finanzieranno le politiche Zero-Sei per l’integrazione dell’handicap e delle attività extrascolastiche dedicate alla socializzazione come Slow Time e Borgo dei Bimbi.

La ripartizione dei fondi è stata effettuata seguendo un obiettivo preciso. «Vogliamo innanzitutto rispondere alle esigenze delle tante famiglie che necessitano un servizio educativo con orari più flessibili, perlomeno fino all’avvio dell’anno scolastico. Ci piacerebbe dare vita ad un contesto rilassato, disteso, in cui accogliere i bisogni primari dei bambini, favorendo al contempo autonomia e socializzazione. Miriamo altresì a stimolare un’educazione continua per ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali dei bambini più piccoli».