CHIERI – Il sogno di costruire un parco nell’area dell’ex scuola Angelo Mosso potrà presto diventare il realtà. Il progetto denominato Pa.T.Ch., acronimo di Parco Tessile Chierese, ha vinto il bando “Restauro Ambientale Sostenibile” indetto dalla Compagnia di San Paolo che porterà in dote circa la metà dei fondi. L’altra parte sarà aggiunta dal Comune di Chieri che potrà così dare il via ai lavori. Il progetto è stato premiato insieme ad altri sette, di cui 5 in Piemonte e e 2 in Liguria, che sono stati scelti tra i 119 che hanno presentato la loro candidatura. La vecchia scuola elementare e media, dismessa nella seconda metà del primo decennio del Duemila, lascerà così spazio ad un’ampia area verde attrezzata con degli spazi per il gioco per lo sport.
Comprenderà uno skate park, un campo da basket, un chiosco per le associazioni e tanti alberi che verranno piantati intorno al rio Tepice.
Il parco si chiamerà Patch, che in inglese significa pezza, proprio perché andrà a costituire un rammendo e una continuità di una zona verde urbana. Anche la destinazione iniziale dell’area del Parco Tepice del Pellegrino, inaugurato nel 2016, era un parcheggio. L’Amministrazione Martano, all’inizio del mandato, riuscì a convertirlo in un’area verde di 4200 metri quadrati di giardini e viali con risorse della Città Metropolitana di Torino.
«Le scelte di allora – interviene Manuela Olia, capogruppo del Partito Democratico nel consiglio comunale di Chieri – nell’attuale situazione ambientale si sono rivelate sostenibili e lungimiranti. Ne sono particolarmente contenta perché la nostra scelta di opporci con tutti i mezzi alla cementificazione fu allora oggetto di dibattito e di severe critiche. Oggi la sensibilità all’ecologia e al verde sono molto più diffuse, i tempi e le circostanze ce lo impongono. Speriamo tutti insieme di poter conseguire questo bel risultato per la città e per le persone che la abitano. La realizzazione del progetto – prosegue Manuela Olia – sarà motivo di enorme soddisfazione per il Partito Democratico di Chieri che si è sempre battuto affinché l’area non fosse destinata a residenza e per mantenere questo tassello di territorio a verde ed accessibile all’uso delle persone».
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