Di seguito riportiamo la dichiarazione letta in apertura del Consiglio Comunale di Mercoledì 22 Giugno 2011:
Dichiarazione del Partito democratico sul tema dello stato dei servizi sanitari e socio-sanitari
Durante il consiglio scorso con uina interrogazione abbiamo chiesto al Sindaco di ragguagliarci sulla situazione dell’ASL, con particolare riferimento al ruolo del nostro ospedale, e gli abbiamo chiesto di seguirla da vicino.
Ci è stata letta una risposta con gli indirizzi, in politichese, del commissario Plastino. Dichiarazioni rassicuranti del giovedì sera.
Abbiamo letto sui giornali del venerdì dello scandalo che ha travolto la sanità regionale e locale piemontese. Alcuni fatti sono in via di accertamento, ma altri sono accertati e ci sono state le confessioni.
Le dichiarazioni del giovedì sera erano fatte da persone inaffidabili.
Con questa nostra dichiarazione vogliamo sottolineare alcune cose importanti.
La politica di razionalizzazione di cui la sanità piemontese ha bisogno, deve essere portata avanti da persone competenti e credibili.
Non si possono chiedere sacrifici ai cittadini mentre non si è disposti a farne, e mentre si trama per approfittare della cosa pubblica per usi personali e illegittimi.
Il sindaco di Chieri con i suoi colleghi si attivi per controllare che
- Il destino della nostra ASL sia affidato a persone oneste e competenti
- Che le decisioni sull’assetto dei servizi da erogare ai cittadini, siano prese in una situazione di condivisione con i sindaci a cui è affidato il compito di rappresentare la cittadinanza.
Come esempio di problemi da affrontare con ricadute immediate sui cittadini sottolineiamo i seguenti, a cui devono essere date risposte concrete e non vaghe promesse di razionalizzazione e organizzazione
- Accorpamento e chiusura dei reparti di ortopedia e chirurgia per le vacanze: quanto durano le vacanze? Gli altri anni si chiudeva per 15 giorni, un mese, cosa succederà a settembre?
- Il problema delle liste di attesa per prestazioni specialistiche ed esami: cosa sta succedendo, quali sono i tempi medi? Il contestuale blocco delle prestazioni sui presidi accreditati sta facendo sì che i cittadini si stiano pagando le prestazioni direttamente. I poveri invece vi rinunciano.
- C’è uno stop agli interventi sulla domiciliarità: da novembre 2010 pochissimi nuovi inserimenti né con servizi OSS né sugli assegni di cura
- Rallentamento dei ricoveri in struttura, attuati solo se in situazione di urgenza
- Ricoveri di sollievo di durata inferiore ai 30 giorni possibili: 15 o 20 giorni e solo in situazioni di gravi problematiche per le famiglie
- Continuità assistenziale che durava 30 o 60 giorni: anche in questo caso c’è un rallentamento del turn over e periodi più brevi a carico servizio sanitario nazionale, e il resto a carico delle famiglie, e poi l’anziano torna a casa
- Servizio psicologico di distretto: quello di Chieri è il più sottodotato. La dottoressa Prato, deceduta da anni, non è stata sostituita, la dottoressa Peila, pensionata da un anno non è stata sostituita. La psicologa di Chieri e Santena, due distretti difficili dal punto di vista delle politiche familiari, ha un contratto a tempo determinato. È una di quelle risorse umane destinate a cadere sotto la scure, con grave danno per le situazioni, già precarie, di tanti cittadini?
La politica governativa di tagli sta producendo una traduzione incerta e incompetente di questi tagli sia a livello locale che a livello regionale.
Compito dei Sindaci è controllare la situazione e rappresentare le esigenze dei cittadini: almeno su questo possiamo contare?
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